Il Centro Studi dell’Associazione Res Magnae promuove temi e analisi sulla competitività in chiave innovativa, all'interno del quadro politico, industriale, economico–finanziario, nazionale ed internazionale.

Il Centro Studi insieme ai Dipartimenti dell’Associazione intende partecipare al dibattito sullo sviluppo economico e sulla crescita del sistema Italia e dell’Europa intera, sulla base di elevate competenze interdisciplinari, supportate da un comitato scientifico di alto profio.

La crescente complessità del mondo in cui viviamo e lavoriamo richiede sempre più soluzioni avanzate in grado di soddisfare puntualmente le esigenze e i bisogni delle imprese e delle famiglie, soluzioni studiate ad hoc da professionalità differenti. Difficilmente le differenti professionalità, di elevata qualità e provenienti dal mondo accademico e/o della consulenza avanzata, operano contemporaneamente nello stesso team. L’obiettivo del Centro Studi è di presentare e realizzare soluzioni condivise all’interno di un gruppo composto da competenze high-skill, eterogene ma sempre governate e gestite all’interno dell’Associazione.

L’attività del Centro Studi sarà incentrata su due filoni principali:

1) analizzare il contributo marginale di rilevanti fattori di competitività e di attrattività  del sistema Italia per la crescita o  non-crescita del nostro Paese, secondo quanto emerge dalla letteratura specialistica.

2) esaminare i singoli fattori di competitività e di innovazione nei diversi ambiti in una prospettiva integrata di crescita e sviluppo economico e non solo del sistema Italia.

Le analisi, le riflessioni e le proposte saranno il frutto, come già accennato, di un continuo confronto con un team studi e ricerche, operante in diversi ambiti, in sinergia con i responsabili dei vari dipartimenti dell’Associazione. Di seguito, vengono elencati alcuni ambiti di attività:

  • Statistica;
  • Economia e Finanza;
  • Consulenza aziendale (e direzionale);
  • Energia;
  • Comunicazione;
  • Cultura, Turismo e Religione;
  • Competenze ed Economia della conoscenza.